Dialogo sullo scenario culturale: Hangar si confronta con il MAMbo

Evento organizzato da
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Hangar Piemonte
Hangar Piemonte
“Per una drammaturgia del presente” è un ciclo di dieci webinar che vuole offrire uno spazio di riflessione e dialogo sugli scenari della trasformazione culturale e sul ruolo che possono assumere le istituzioni artistiche e culturali. Otto parole chiave, otto questioni urgenti, su cui si confrontano i protagonisti della produzione culturale nazionale, in dialogo con altrettanti esperti di campo: ecologia, decoloniale, all gender, accessibilità, narrazioni, digitale, partecipazione, cura. Il ciclo è un’iniziativa promossa da Hangar Piemonte in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Mara Loro, direttrice dell’agenzia per le trasformazioni culturale e Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo di Bologna che ha avviato una riflessione sullo scenario culturale in un articolo per Finestre sull’Arte (puoi leggerlo cliccando qui) dialogheranno su questi temi mercoledì 20 settembre dalle 15.30 alle 16.45 nel primo appuntamento del ciclo di webinar organizzato con Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e curato da Hangar insieme a Stefania Di Paolo, studiosa, attivista, esperta di accessibilità e curatrice culturale .
Le iscrizioni sono aperte a questo link: https://www.fondazionescuolapatrimonio.it/evento/per-una-drammaturgia-del-presente-webinar-introduttivo/
Hangar Piemonte
Hangar Piemonte è un’agenzia per le trasformazioni culturali della regione Piemonte. Costruisce le condizioni abilitanti per attivare, sostenere e accompagnare i soggetti, che compongono l’ecosistema culturale e territoriale, verso un processo di trasformazione dei luoghi che abitano. Il suo ruolo è farsi connettore e mediatore, intercettare energie e bisogni, collocandosi sulla soglia tra i settori, i saperi, gli approcci, le pratiche e teorie, tra corpo e mente, fra il mondo delle arti, dell’economia e del sociale. Accompagna e sostiene la trasformazione culturale di quei luoghi della società civile che riconoscono la cultura come leva di cambiamento grazie ad un team interdisciplinare e al suo ecosistema di riferimento, portatore di saperi ed esperienze eterogenee che quotidianamente operano la trasformazione culturale a livello locale, regionale, nazionale o internazionale. Insieme al comparto artistico culturale, economico, sociale immagina e sperimenta nuovi strumenti, approcci, idee e linguaggi, perché agire la trasformazione significa in primis trasformarsi, costantemente, scoprire, riconoscere e connettersi con il potenziale trasformativo che ogni giorno la società civile immagina e produce. Lontano dall’ambizione e dalla ricerca di esaustività, promuove insieme al comparto artistico e culturale un dibattito sullo scenario di riferimento verso cui la trasformazione culturale vuole tendere.
MAMbo
La storia del MAMbo è indissolubilmente legata alla GAM -Galleria d’Arte Moderna di Bologna, istituzione che ha dato le origini all’attuale museo e sulla quale poggiano le basi della ricerca, del progetto e del dibattito culturale tuttora in evoluzione. Nel 1975 vengono inaugurati in Piazza della Costituzione gli spazi del museo disegnati appositamente dall’architetto e pittore Leone Pancaldi.
La GAM nasce nel clima di fervida vivacità intellettuale che pervade la città di quegli anni, dopo aver visto precedere alla sua apertura ufficiale un decennio di eventi, esposizioni e concorsi realizzati in auspicio della sua costruzione riuniti sotto il titolo di “Un Museo Oggi”.
La trentennale attività della GAM si è basata su una progettualità binaria divisa tra la presentazione dell’avanguardia culturale e la rilettura della storia dell’arte italiana e internazionale: dalla Settimana Internazionale della Performance alle esposizioni antologiche dedicate ai protagonisti del Novecento, dalla parallela e complementare attività della sede di Villa delle Rose al costante monitoraggio della giovane arte italiana rappresentato dall’esperienza di Spazio Aperto.
Mara Loro
Mara Loro è un’esperta di sviluppo territoriale attraverso l’arte e la cultura.
Da più di vent’anni studia e sperimenta le componenti artistiche/economiche di un metodo di indagine e sviluppo dell’identità dei luoghi e dei territori in relazione al proprio contesto sociale, economico e culturale di riferimento (Modello Hypertopia). Da sempre interessata alle poetiche del quotidiano, negli anni si forma parallelamente in ambito artistico ed economico per studiare le prospettive e le forme del contemporaneo. Grazie al dialogo e al confronto con l’artista e drammaturgo Guillaume Zitoun (Rainsonance 1998) e all’esperienza di studio alla Fondazione Pistoletto (Progetto Arte 1994), dove incontra un contesto di ricerca internazionale, unisce le due prospettive artistica e economica nella messa a punto di una direzione di ricerca intorno ad un metodo di indagine e sviluppo dell’identità di luoghi e territori attraverso l’arte e la cultura.
Dal 2015 collabora con la Fondazione Piemonte dal Vivo, di cui ha curato e ha coordinato l’area di Innovazione e ricerca, costruendo per La Lavanderia a Vapore progettualità di rilevanza internazionale come Media Dance. Ha co-progettato con artisti e altre organizzazioni e centri di ricerca progettualità artistiche e culturali innovative per il settore dell’impresa (Dap – Dance Agency Projet, Morti Bianche?), per la salute (Danzarte), per la scuola (Educare alla bellezza, Smart Scooling) per la riconversione di spazi urbani (Le Alleanze dei Corpi, Luoghi Comuni) e peri-urbani (Il paese della Danza, Vignale Monferrato Festival). Alla ricerca di una dimensione etica di sviluppo territoriale, nel 2018 ha fondato insieme ad altri nove project manager culturali la società Itinerari Paralleli, un’impresa sociale che accompagna organizzazioni, istituzioni pubbliche e private nell’ideazione, progettazione e realizzazione di contenuti culturali e azioni di innovazione sociale e culturali. Attualmente è docente di strategie di sviluppo territoriale attraverso le arti performative nei percorsi di alta formazione dell’Università degli Studi di Torino, Il Sole 24 ore.
Dal 2022 ha assunto l’incarico della direzione di sviluppo del progetto Hangar Piemonte per traghettarlo verso un’agenzia per le trasformazioni culturali della regione Piemonte.
Lorenzo Balbi
Lorenzo Balbi è direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna dal 2017, data in cui ha assunto il ruolo di Responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna, area alla quale afferiscono, oltre al MAMbo, Villa delle Rose, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica e Residenza per artisti Sandra Natali. Dopo gli studi in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si specializza in Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Torino. I suoi testi ed articoli sono stati pubblicati su diverse riviste tra cui: Il Giornale dell’Arte, Inside Art, Artribune, Mousse, La Stampa, Exibart, ATP Diary, Il Giornale dell’Architettura, Juliet. Dal 2006 al 2017 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, ha insegnato Metodologia della Curatela a Campo, corso per curatori, e si è occupato dell’organizzazione e dello sviluppo di progetti espositivi negli spazi dell’istituzione a Torino e a Guarene d’Alba, oltre alle rassegne espositive della Collezione Sandretto Re Rebaudengo all’estero. Ha seguito come assistente curatore il progetto Residenza per Giovani Curatori Stranieri nel 2009 nel 2011 e 2012, fino a diventarne il curatore responsabile per tre edizioni dal 2015 al 2017. Dal 2018 ha assunto la direzione artistica di ART CITY Bologna, rassegna di eventi espositivi in città promossa in occasione di Arte Fiera. Docente di Sistemi dell’Arte presso il DAMS dell’Università di Bologna, tiene lezioni presso Accademia dei Belle Arti di Bologna, IED ed altri istituti di formazione superiore. Fa parte del consiglio direttivo di AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – della quale, da maggio 2022, ha assunto la carica di presidente – del Comitato Scientifico della Pinacoteca Nazionale di Bologna, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lucio Saffaro ed è presidente della Commissione Arte Pubblica del Comune di Bologna.
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