Educazione e colonialità

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Hangar Piemonte
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Nel mondo occidentale l’educazione è spesso impartita basandosi sul modello greco-romano, visto come momento di maggior splendore di ogni forma artistica e dialettica. Si tratta di un esempio di quei paradigmi che ci appaiono naturali perchè hanno sempre rappresentato la lente con cui abbiamo guardato la storia e con cui ci è stato trasmesso molto di quanto abbiamo imparato a scuola.
È ormai diffusa la consapevolezza rispetto alla presenza di questi paradigmi di fondo, e il dibattito si focalizza sempre in misura maggiore sulla modalità migliore per disfarli, “decolonizzando” l’educazione e facendo emergere le trame che innervano il set di saperi che ci viene consegnato dalle istituzioni.
Partendo dall’analisi di cosa può significare “decolonizzare l’educazione” e fornendo alcuni esempi virtuosi di istituzioni che si stanno impegnando in questa direzione, Anna Chiara Cimoli, ricercatrice scelta dalla nostra curatrice Giulia Grechi, amplia la riflessione sulla tematica Decoloniale con un nuovo contributo pubblicato nel contesto della collaborazione editoriale con Letture Lente/AgCult.
L’autrice
Anna Chiara Cimoli è ricercatrice in Storia dell’arte contemporanea all’Università degli studi di Bergamo. Si occupa di museologia sociale e pratiche partecipative, collaborando con numerose istituzioni in Italia e all’estero. Dal 2020 è curatrice di MUBIG, il museo di comunità del quartiere di Greco (Milano). Co-dirige con Giulia Grechi e Viviana Gravano la rivista ‘Roots-Routes’ ed è responsabile scientifica della collana Museologia presente di Nomos edizioni. È presidente della Fondazione CASVA.
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