Rovasenda: nuova vita all’ex-stazione

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Hangar Piemonte
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Comune di Rovasenda

Link a Google Maps: https://goo.gl/maps/aVtSwZabKfpcL8ZA9
Gli spazi oggetto del progetto di trasformazione sono due:
- Ex-Stazione ferroviaria sulla linea Santhià-Arona, dismessa dal 2012
- Appartamento situato in via P. Togliatti 5
DESCRIZIONE SPAZIO
Rovasenda è una piccola città posizionata nel territorio della Baraggia piemontese, un‘area pedemontana rivolta verso il Monte Rosa che si estende per 44 mila ettari tra le province di Biella e Vercelli. L’identità di questo ricco territorio è connessa sia alle bellezze monumentali dei suoi borghi, sia alla sua terra argillosa, che ha dato nutrimento alla comunità nei secoli e i cui prodotti sono un’indubbia risorsa economica, oltre che culturale. Circa la metà dell’area è destinata alla coltivazione del riso, fattore centrale nella progettualità presentata per l’accompagnamento di Hangar Point.
Il progetto proposto dal Comune di Rovasenda parte, infatti, da un‘attenta analisi del territorio, alla ricerca delle esigenze fondamentali della comunità e di efficaci soluzioni. L‘obiettivo è offrire un insieme di servizi chiave che possano soddisfare i bisogni sia del turista esperienziale sia della comunità locale, in un’ottica di sviluppo sostenibile: economicamente e per l’ambiente. Nuove attività imprenditoriali saranno in grado di porre un freno all‘esodo giovanile, attirando nuova residenzialità e creando opportunità lavorative. Il tutto verrà realizzato ponendo al centro il patrimonio culturale e naturale al fine di incoraggiare un turismo lento ed esperienziale, fatto di degustazioni di prodotti locali, interesse per la cultura del territorio e mobilità dolce.

Gli spazi oggetto della progettualità sono due: l’Ex Stazione ferroviaria di Rovasenda, posizionata sulla linea Santhià-Arona e inutilizzata dal 2012, ed un appartamento del 1900. Entrambi luoghi inutilizzati, destinati all’oblio sociale, la cui riqualificazione potrebbe portare ad un forte impatto per la collettività. L’Ex-Stazione ferroviaria, attualmente in ristrutturazione, diventerà uno spazio socioculturale polivalente all’interno del quale saranno inseriti La Casa del Seme del Riso, con annesso spazio laboratoriale sul tema delle agro-biodiversità; una Biblioteca partecipativa con spazi di studio e coworking; il Laboratorio spazio di creatività contemporanea dedicato alla trasmissione dei saperi artigianali e un’Officina per i servizi di assistenza, riparazione e noleggio delle bici, centrali nella promozione della mobilità dolce. L’appartamento, invece, rappresenterà una struttura di ospitalità pensata al fine di ridurre una delle principali criticità territoriali, ovvero la capacità ricettiva.
I due immobili, che aspirano a diventare il cuore della rigenerazione territoriale, saranno ristrutturati utilizzando materiali innovativi provenienti dalla ricerca in ambito di Zero Waste Production e ospiteranno, una volta terminati, un attento e sistematico lavoro di divulgazione sui temi della biodiversità e dei prodotti tipici locali.

PARTNER COINVOLTI
Il team di progetto è numeroso e vario. Al suo interno troviamo:
- Comuni di Arborio, Buronzo, Brusnengo, Gattinara, Ghislarengo, Gifflenga, Lenta, Lozzolo, Roasio, San Giacomo Vercellese. Essi si occuperanno di fornire visibilità, diffondere e promuovere le attività progettuali contribuendo a rafforzare e migliorare le iniziative proposte dal progetto proposto.
- Ruben Bertoldo, artista contemporaneo le cui opere sono disseminate sul territorio e ben interpretano l’identità locale attraverso un’intensa poetica emozionale e materica. Ruben si è impegnato a condividere la sua competenza in ambito creativo e scultoreo al fine di progettare dei percorsi formativi per i giovani all’interno del Laboratorio, spazio di creatività contemporanea
- Corbetta s.a.s, di Redaelli Riccardo e Lorenzo, la quale ha acquistato il Castello Nuovo e si è impegnata a collaborare al fine di ideare prodotti turistici di destinazione, mettendo in rete il patrimonio territoriale di sua proprietà.
- Numerose imprese del territorio legate alla coltivazione del riso e alla divulgazione delle produzioni tipiche locali, tra le quali troviamo: Aziende Agricole F.lli Goio (Emanuele ed Edoardo Goio), Una Garlanda (Manuele Mussa), Associazione Polycuturae (Giovanni Bargnesi), Il Biodistretto del riso piemontese, Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.
- Numerose imprese del territorio legate alla coltivazione del riso e alla divulgazione delle produzioni tipiche locali, tra le quali troviamo: Aziende Agricole F.lli Goio (Emanuele ed Edoardo Goio), Una Garlanda (Manuele Mussa), RiceHouse, Il Biodistretto del riso piemontese, Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.
- Associazione Polycuturae (Giovanni Bargnesi)
- Pro Loco, che affiancherà il Comune nella co-progettazione del calendario di eventi e manifestazioni per la valorizzazione territoriale
- Anci Piemonte, organizzazione di base dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, prezioso partner in termini di rete territoriale
UNO SPAZIO RIVOLTO AL FUTURO
Per il futuro il team si immagina la stazione come un luogo dove si custodisce l’identità del territorio, avendo però sempre il coraggio e la curiosità di lasciare spazio all’innovazione. Uno spazio fluido, la cui percezione può mutare in base alle esigenze della comunità ed in base a ciò che accade al suo interno ed intorno ad esso. Uno spazio di libertà di sperimentazione dove il riso, come elemento culturale, rappresenta il filo conduttore delle narrazioni e delle attività, diventando oltretutto strumento di riscoperta del territorio. L’idea della stazione potrebbe richiamare l’idea della destinazione, del punto di arrivo. Invece per il team lo spazio dovrà essere un punto di partenza dove cittadini e turisti possono arricchirsi, ottenendo informazioni e stimolando l’interesse per l’area circostante e la sua cultura.
L’Ex-stazione rappresenterà anche uno spazio di racconto: del territorio, della sua identità, ma anche dello spazio stesso, del suo percorso negli anni e di quello che si appresta a percorrere. Attraverso arte, cultura e performance, inoltre, si punta a stimolare il dialogo e la condivisione intergenerazionale, creando il contesto adatto al superamento delle distanze e alla connessione. Infine, l’hub riprenderà il concetto di “sala d’attesa”, tipico delle stazioni, nel senso di luogo di incontro e chiacchiera, ma anche di decompressione individuale e collettiva. Uno spazio per avere la libertà di prendersi del tempo di calma e ozio creativo.
Le idee sono molte: dalla creazione di percorsi sensoriali alla definizione di un Comitato di Garanzia in grado di fornire un occhio critico rispetto alle attività programmate in un’ottica di miglioramento continuo, passando per lo scambio di competenze e capacità grazie ad un coworking nella Biblioteca Partecipativa e all’istituzione di un Museo del Racconto. Ma l’elemento in comune è uno: la creazione di uno spazio di contagiosa felicità.


LINK E CONTATTI
Sito web: http://www.comune.rovasenda.vc.it/
Instagram: Comune di Rovasenda (@comunedirovasenda)
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